Molti dei pazienti che vediamo in studio
soffrono di ansia. Può declinarsi in disturbi vari, tutti accomunati dalla sua presenza.
Qualche esempio?
Ansia per le malattie
Ansia sociale
Ansia di prestazione
Ansia per le prestazioni sessuali
Ansia derivante al disturbo ossessivo compulsivo
Ansia collegata agli attacchi di panico.
Insonnia generata dall’ansia per qualcosa
Ansia generalizzata
Spesso sono presenti sintomi fisici dell’ansia, che aumentano l’ansia stessa alimentando così un circolo vizioso.
PAURA DEL FUTURO
La caratteristica principale dell’ansia è che è spesso rivolta verso un qualcosa di futuro:
-un’interrogazione
-una visita medica
-un incontro con qualcuno
INCERTEZZA
Il paradosso è che ci preoccupiamo per un qualcosa che non è detto che succederà:
-L’interrogazione va male
-mi diagnosticano il cancro
-quella ragazza mi rifiuterà
-il colloquio di lavoro andrà male
UN REGISTA DENTRO DI NOI
È come avere un regista dentro la testa, che però fa solo film horror e drammatici : tutto andrà male, ci saranno imprevisti, faremo sbagli, verremo derisi, ci saranno costantemente suspence e continui colpi di scena
È SOLO UN FILM
La buona notizia è che si tratta solo di un film. Personalizzato sì, ma pur sempre un film. Normalmente quando in TV o al cinema vediamo scene raccapriccianti rimaniamo tranquilli, perché sappiamo che è tutto finto, poco plausibile o esagerato. Ecco, con nostri pensieri dovremmo fare la stessa cosa
METTERE IN DISCUSSIONE I PENSIERI
Per iniziare a ridurre l’ansia è importante mettere in discussione i pensieri che la generano.
Troppo spesso crediamo ai nostri pensieri, scambiandoli per la verità.
I pensieri infatti non sono la realtà, bensì un’interpretazione di essa,
FAR SCORRERE I PENSIERI
Oltre a metterli in discussione è importante trattare i pensieri per quello che sono: pensieri.
Sono il segno del funzionamento mentale, un rumore di fondo, di cui non preoccuparsi. Pensare a una certa cosa non significa assolutamente nulla,
Falli scorrere, come foglie su un fiume!
SPOSTA L’ATTENZIONE
Continuare a prestare attenzione a qualcosa che ci mette ansia non ha utilità. Per questo spostare l’attenzione dai pensieri ansiogeni a qualcos’altro può essere di grande aiuto.
Al contrario, se continui a prestare attenzione li rinforzerai, rendendoli sempre più martellanti e fastidiosi.
PRATICA LA MINDFULNESS
Mentre il nostro corpo è sempre nel presente la nostra mente è spesso altrove, e ciò non ci aiuta con l’ansia.
Allenarsi a restare con la mente nel qui e ora è un’altra cosa che puoi fare. Puoi concentrarti sul corpo, sul respiro, su un cibo o su un qualcosa che è davanti a te.
La terapia cognitivo comportamentale è la più indicata per il trattamento di tutti (ed altri) disturbi d’ansia.